Blue Miracle – quando i miracoli capitano anche nelle raccolte fondi

Blue Miracle – quando i miracoli capitano anche nelle raccolte fondi

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Articolo della chef du fund Roxana Olariu. Grazie!


Blue Miracle – A pesca per un sogno, racconta il fundraising tratto da una storia vera. Proprio così, ci basiamo su fatti realmente accaduti e narrati in streaming su Netflix.

Siamo a Cabo San Lucas in Messico, inizi degli anni duemila. Casa Hogar è un orfanotrofio che accoglie bambini di strada e Papà Omar il tutore che insieme alla compagna Becca accudisce i giovani. Casa Hogar ha molti debiti e le sollecitazioni dalla banca arrivano continuamente. Se il debito non viene estinto, la struttura rischia di chiudere! Come se non bastasse una tempesta si abbatte sulla città allagando l’edificio in cui i nostri protagonisti trovano rifugio.

Ma come si suol dire “non tutti i mali vengono per nuocere“.

A causa della tempesta il famoso torneo di pesca Bisbee’s Black & Blue Fish Tournament non ha più la solita attrattiva sui pescatori internazionali che, spaventati dal disastro meteorologico, decidono di non partecipare più alla competizione. L’iscrizione viene pertanto aperta senza una quota di pagamento per i locali. Capita quasi per caso che Casa Hogar venga iscritta al torneo affiancata da un capitano esperto, ma ormai fuori gioco da parecchi anni – e con una certa avversione per i giovani inesperti -. Inizialmente confuso sul da farsi, Papa Omar comprende che è una partita da giocare dal momento che la somma prevista in caso di vincita può ripagare i debiti di Casa Hogar e può sostenere le attività dell’orfanotrofio. 

Il primo giorno della competizione un team avversario pesca un marlin di 167 kg piazzandosi così primo in classifica. Questo demoralizza non poco il team Hogar che inizia a perdere le speranze di poter vedere la vittoria e quindi la salvezza di Casa Hogar. 

Il secondo giorno ci porta ancora più in profondità nella storia dei personaggi e delle dinamiche che intercorrono. Vengono infatti trattati temi quali, amicizia, amore, lealtà, genitorialità e solidarietà. 

Il terzo giorno, è quello finale…ma non vogliamo fare alcuno spoiler!

Prima e durante il torneo, a Papà Omar vengono fatte numerose proposte – a dire il vero, poco ortodosse – per trovare soluzioni “facili” alla questione economica. Ma non si fa persuadere anche in nome degli insegnamenti che infonde ai suoi ragazzi per incoraggiarli a essere sempre persone oneste. E lui non è da meno. 

Blue Miracle è un racconto di vita vera, di difficoltà e di soluzioni.

Oltre alla storia in sè, lascia spunti di riflessione sulla moralità delle proprie azioni.

 

Vi lasciamo infine con questo citato che riporta le parole di papà Omar:

“Vi ho sempre ripetuto che comportarsi lealmente e fare la cosa giusta ogni volta che si può, ripaga sempre alla fine. Ma questo non è proprio vero. A volte le cose non funzionano, spesso in realtà. Si prendono strade difficili, si compiono dei sacrifici e alla fine della giornata ti trovi comunque nello stesso posto e penserai che tutto quanto sia stato inutile. Ma non è così perché quando la vita ci  mette al tappeto – e capita spesso – dobbiamo affrontarla con carattere.”

 

Curiosità

Il film è liberamente ispirato a un fatto reale avvenuto nel 2014. Nella versione “originale” della storia, l’iscrizione al torneo non è stata gratuita a causa dell’uragano, ma grazie a un donatore anonimo che si impegnò a pagare la quota d’iscrizione di 5.000 dollari per qualsiasi squadra che gareggiasse con una barca locale. 

Il film è adatto a un pubblico di tutte le età.

Blue Miracle – a pesca per un sogno è disponibile in streaming su Netflix. Diretto da Julio Quintana, con Dennis Quaid, Jimmy Gonzales, Fernanda Urrejola ed Anthony Gonzales.

 

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