La Contea: intervista a Nicolas Gentile lo “Hobbit” che crede nel fundraising

La Contea: intervista a Nicolas Gentile lo “Hobbit” che crede nel fundraising

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Articolo della “chef du fund” Roxana Olariu. Grazie!


Anche voi avete sempre sognato di vivere in un mondo di fantasia abitato da hobbit? Il vostro desiderio potrebbe diventare realtà.

Nicolas Gentile è l’uomo che sta ricreando la contea degli hobbit a Bucchianico, in Abruzzo, con una formidabile impresa di crowdfunding da 1,5 milioni di euro. Stiamo parlando de La Contea Gentile. 

Per conoscere meglio questa piccola grande realtà, abbiamo intervistato l’ideatore del progetto che ci ha portato la sua testimonianza su questa incredibile storia.

Come vi è venuta l’idea della Contea?

L’idea ci è venuta per due ragioni, una è personale, l’altra riguarda la comunità.

Ho sempre vissuto con la magia negli occhi. Sono laureato in una facoltà scientifica quindi ho sempre fatto ricorso ai mondi fantastici per appagare la voglia di conoscere qualcosa di più. Ho sempre letto libri, guardato film, e preso parte a giochi di ruolo. Suona molto nerd, ma il modo migliore per fingere di avere una vita fantastica, sono i surrogati di cose finte..non c’è una vera avventura, posso solo limitarmi a leggerle o vederle nel film. Io ho deciso di voler vivere una vita fantasy. Poi mettendo su famiglia abbiamo deciso che volevamo vivere in una casa hobbit, una casa che ci rispecchiasse.

Successivamente ho iniziato a creare eventi a tema fantasy, anche grazie alla mia professione di pasticciere. Nel 2018 ho organizzato un compleanno a tema Bilbo Baggins. Abbiamo creato una casetta abusiva e abbiamo introdotto un dress code: tutti dovevano essere vestiti da hobbit! C’erano cibo e bevande in abbondanza e per poterle consumare era necessario fare delle gare agricole, ignorantissime, come ad esempio gettare una forma di formaggio gigante giù dalla collina, gare con le uova e così via. Lo abbiamo replicato il 18 settembre scorso ed è stato un vero momento di condivisione e convivialità. Alla fine del primo evento, un gruppo celtico ha iniziato a suonare la musica del Signore degli Anelli e tutti, piangendo, hanno iniziato ad abbracciarsi: si era creata un’atmosfera magica e albergava in loro la magia.

Ne è seguita la nascita di molti gruppi whatsapp anche al di fuori de La Contea Gentile. Le persone hanno iniziato a domandarmi perché non costruissi una contea hobbit, invece che una casa hobbit (ndr, Nicolas e la sua famiglia vivono in una casa hobbit da molti anni). Lì capii che l’unico modo per ricreare davvero la magia, era necessario ricostruire la Contea. Per questa ragione nasce l’idea: per dare un luogo alle persone che hanno bisogno di credere che ci sia qualcosa in più rispetto a quello che vediamo e sentiamo quotidianamente con i cinque sensi. Un luogo in cui sentirsi a casa, un luogo in cui uscire dalla finzione della fantasia e offrire un luogo fisico dove incontrarsi. 

In definitiva, non sto costruendo la Contea per me, tanto io conduco già una vita da hobbit. Lo sto facendo per tutti, per viverci questi aspetti semplici della vita, sono in tanti ad averne bisogno.

Quando hai iniziato a pensare a questa impresa?

Dal primo lockdown ho iniziato seriamente a pensare a questa impresa. Sono consapevole che sia stato un periodo dalle notizie catastrofiche e spaventose, ma per me personalmente è stato uno dei periodi migliori della vita. Infatti, in mezzo alle campagne abruzzesi conducevo una vita meravigliosa. Sicuramente non facile a livello economico, ma ho trascorso momenti bellissimi in famiglia. Quindi volevo dare una sorta di speranza agli altri. Passare loro il messaggio che fosse possibile poter vivere una vita appagante. Mostravamo proprio come zappavamo l’orto, facevamo vedere la nostra quotidianità in famiglia. Le persone hanno apprezzato questo, il fatto che si può vivere in maniera gioiosa con poco. Gli altri mi hanno incalzato e abbiamo portato avanti tutti il progetto, abbiamo presentato la nostra idea al mondo. 

Quando la contea sarà pronta, sarà una sorta di bed & breakfast a prezzi accessibili per tutti. Le persone potranno venire a vedere me e la famiglia, come quando vai a trovare un cugino che vive in campagna. In fondo tutti ci sentiamo soli, e fare un luogo del genere con persone simili a te è davvero rincuorante. E’ stato meraviglioso scoprire di avere persone che ti capissero quando facevi voli pindarici.

Come è venuta l’idea del crowdfunding?

Inizialmente provai a chiedere dei fondi. C’è un ente che si occupa di fondi europei in Abruzzo. Qualche anno fa andai da loro con un business plan, finii questa presentazione, ma ci dissero che non erano interessati a finanziare il villaggio di Pippo e Paperino, che si trattava di un progetto poco lungimirante. Contrariamente, intorno a inizio settembre, “Bucchianico” e “Abruzz” sono state tra le parole più cliccate al mondo. Tutti cercavano e vedevano la storia dello hobbit italiano e si è parlato tantissimo di qualcosa che è ancora un’idea e non si è ancora concretizzato. Dopo questo primo “no” l’unico modo per dare vita alla mia idea, era partire dal basso, da persone che avevano questo sogno negli occhi e nel cuore. Ho deciso di dare vita al crowdfunding e dare a tutti la possibilità di essere parte di questa esperienza.

Quanto tempo avete impiegato per pianificare la campagna?

Ho fatto tutto con molta calma, il progetto è partito da My hobbit life, pagine social su cui mostravo a tutti la mia vita da hobbit.

Abbiamo deciso di lanciare la campagna su Indiegogo, ma non è andata bene, avrei dovuto pianificarla da tempo. E’ stata messa giù perché avevo raggiunto tanti follower in più e c’è stato un momento in cui il progetto lo conoscevano in tanti: siamo andati live su Twitch e Instagram per capire cosa preferivano le persone che ci seguivano.

In realtà la campagna di crowdfunding è partita perchè qualcuno ha voluto rovinare il progetto, probabilmente altri fan del Signore degli Anelli non volevano la Contea in Italia e hanno fatto una controcampagna dichiarando d’ispirarsi al mio progetto. Non facevano nulla d’illegale, ma volevano mettere i bastoni tra le ruote tramite un crowdfunding fasullo. Io a quel punto mi sono spaventato ed ho messo giù la campagna attualmente in corso, spinto dalla fretta e dalla paura, senza conoscere nulla del mondo del fundraising, questa sorta di microcosmo.

Nei primi giorni c’è stata un’impennata: avevamo messo in ballo il goal finale per tutta la Contea (composta da quattro case hobbit  – di cui una uguale a quella dei film) e decisi di  mettere subito come obiettivo economico tutta la somma necessaria, pari a 1milione e mezzo di euro. Ho poi imparato che si tratta di una strategia sbagliata perché è talmente tanto difficile da raggiungere come cifra che la gente si demoralizza. Ho sbagliato in tutto e siamo attualmente a circa 40mila euro. E’ stato un errore grossolano da parte mia.

Ma non demordiamo. Il 27 agosto con altre persone siamo partiti dalla casa hobbit e abbiamo percorso 300 km per andare al Vesuvio e lanciare l’anello. Il messaggio era quello di preservare la natura, far conoscere il progetto della Contea. Sono realista e so che ora è più difficile rispetto all’inizio! Ho capito che non è stata la strategia vincente, che è necessario preparare il terreno prima e pianificare.

Con la somma raggiunta, per il prossimo anno costruiremo già una casa hobbit, per far vedere a tutti che iniziamo a costruire anche cose più piccole, che non si tratta di un progetto lavorativo, ma di un progetto di vita che intende aiutare gli altri.

Per iniziare ho acquistato un terreno di 400 ettari e solo dopo ho scoperto che era una discarica a cielo aperto che ho dovuto bonificare. Ora posso dire di aver preso un piccolo pezzo di mondo e averlo salvato, posso dire di aver reso questo mondo un po’ migliore. Se posso farcela io ce la può fare chiunque.

Quali saranno i passi successivi?

Dopo il crowdfunding, se va fino alla fine, non ci sarà bisogno di altri incentivi perché  non voglio fare qualcosa di grosso che sarebbe ingestibile a livello familiare. Non voglio fare un villaggio turistico hobbit anche perchè non tutto il terreno è edificabile, voglio costruire una zona  caravan dei nani barbuti: ci saranno una 40ina di posti letto per dare modo di costruire il tutto. Quello è l’obiettivo finale. Se non dovesse andare bene il crowdfunding costruiremo le case e ci autososterremo una casa per volta. Dal basso si possono sostenere diversi soggetti

Ci sono altre cose che ti stanno a cuore?

Sicuramente la modalità con cui verranno costruite le case, mi riferisco a strutture ecocompatibili ed ecosostenibili.  Il costo di tutto il crowdfunding e quello delle strutture è sicuramente di rilievo. Si tratta di cifre molto elevate perché abbiamo deciso di non costruire le case hobbit in cemento armato (che costa meno) poiché sarebbe stato un modo in più per inquinare. Noi abbiamo deciso di fare tutto ecocompatibile e green: solo il trasporto inquina. Non vogliamo impattare sul nostro mondo! La tematica ambientalista è diventata un po ‘una palla, è quindi fondamentale farla vedere più divertente e più etica. In quest’ ottica, anche il viaggio che abbiamo fatto per 300 km fino al Vesuvio era il modo di dire che possiamo essere gli eroi che salvano la nostra Terra di Mezzo. E’ l’unica che abbiamo e dobbiamo preservarla. 

Se siete curiosi di conoscere Nicolas e la sua avventura, potrete trovarlo a Villa Bottini a Lucca Comics il 30 ottobre: ci ha svelato che porterà la Contea lì per l’occasione!  

“Tutto ciò che dobbiamo decidere è cosa fare del tempo che ci viene dato.”

J.R.R. Tolkien 

 Se vuoi saperne di più, segui il sito web La Contea Gentile oppure leggi altre curiosità sul Blog della Contea.

Canale youtube: https://www.youtube.com/channel/UCby1ZsrqKynKaUD090Lro8g 

 

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